Creare un chroma-key

Colore, Saturazione, Luminosità.

Il chroma-key permette di creare maschere analizzando il colore dei pixel in un frame. A differenza del luma-key che lavora solo su livelli di luminanza, il chroma-key prende in considerazione tutti gli aspetti di un pixel ( colore, saturazione e luminosità). Agendo su più valori contemporaneamente, il chroma-key è più selettivo del luma-key e di conseguenza identifica porzioni di immagine più specifiche.

L’utilizzo del chroma-key è simile al luma-key ma permette di isolare canali di colore specifici, ad esempio solo il rosso, definendo anche un range di hue, saturation o brightness a cui essere tollerante. Se ad esempio abbiamo un maglione rosso da voler bucare, il chroma key si comporta in modo egregio e settando una certa tolleranza alla saturazione e luminosità, è possibile selezionare anche i pixel della maglia meno rossi o soggetti a un leggero cambiamento di illuminazione.

chroma-key

Spesso però in scena sono presenti oggetti con tonalità di colore molto simili, il chroma-key potrebbe selezionare quindi anche parti non volute, in questo caso ci viene sempre in contro la garbage matte che isola in modo molto approssimativo le zone di nostro interesse. Anche le zone in ombra possono creare problemi al chroma-key.

La principale funzione di questo keyer, come il luma-key, è isolare parti di una immagine per una correzione colore. Gli attuali strumenti di compositing utilizzano tool più avanzati per estrarre il matte da un greenscreen poichè dispongono di controlli più avanzati e sensibili. E’ importante ricordare che il tool è totalmente indifferente nel mondo dei vfx, bisogna utilizzare sempre il tool più veloce, completo, semplice da modificare e che dia i risultati voluti. Spesso però questi fattori si scontrano anche con l’aspetto economico del software e quindi aziende di vfx con budget bassi sono costrette a lavorare con tool datati.

 

Garbage Mattes Procedurali

Chroma-key.

Un altro metodo per creare le garbage mattes sono le funzioni procedurali : algoritmi matematici che evitano di disegnare la maschera a mano. Le matte procedurali sono create a computer seguendo delle procedure, o regole. Una delle procedure più semplici è il chroma-key che permette di eliminare subito tutti i pixel blue restituendo la maschera relativa.

Anche se può sembrare un metodo per estrarre il matte, in realtà non lo è. Il chroma key fornisce pochi dettagli, soprattutto tra i capelli, e rispetto al metodo di differenza di colore fornisce pochissime zone di trasparenza, tra l’altro errate.

garbage matte

Keyer aggiuntivi.

Il chroma-key è quindi troppo grezzo per essere usato come keyer principale e quindi viene impiegato come processo procedurale per isolare il colore di backing, una garbage mask. In realtà la maschera viene regolata affinchè non tocchi i pixel del character. In questo modo si velocizza il processo di isolamento del backing e si procede all’aggiunta di altri nodi di keying per estrarre il matte.

Nel prossimo articolo vedremo le holdout mattes.

 

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Giovanni Di Grezia