Formato file

Formato file e varietà.

Non è possibile definire tutti i formati dei file presenti nel mondo poichè dovremmo dedicare un sito apposta. Ci limiteremo a definire i formati più utilizzati, tra l’altro sono anche i migliori presenti in circolazione. Citare ogni singola caratteristica di un formato file sarebbe noiso, per tal motivo cercheremo di capire la loro utilità direttamente in ambito lavorativo.

Per identificare un formato file, genericamente si aggiunge una estensione al file stesso. Un file chiamato file.tif avrà sicuramente una organizzazione dati di tipo TIFF, mentre un file.jpg apparterrà sicuramente alla famiglia degli schemi con perdita di qualità.

formato file

Formato file ed estensioni.

.cin – Cineon, formato molto vecchio genericaemnte usato come output nella scansione di pellicole per il digitale. Supporta 10 bit di informazioni a canale. Nessuna compressione o opzione disponibile. Supporta immagini bianco nero, RGB e/o con alfa. Un formato file che sta scomparendo.

.bmp –  Formato proprietario di Microsoft. Letteralmente è una accozzaglia di pixel. Nessuna compressione. Supporta immagini a 8 – 16 bit ma non è usato in alcun workflow di lavoro: si tratta dunque di un formato file da evitare.

.dpx – Digital Picture Exchange, un moderno schema di memorizzazione che sta soppiantando il vecchio Cineon. Supporta 10 bit per canale con profondità variabile. Usato spesso nella memorizzzazione di frame da HDTV.

.exr – OpenExr, come visto precedentemente è un formato file creato principalmente per il cinema. Supporta un range dinamico molto alto, canali illimitati, immagini float a 32 bit.

.gif –  principalmente usato nel web, supporta trasparenza, 8-16 bit per canale. Supporta animazioni e principalmente usato in modalità CLUT. Schema di compressione senza perdita di qualità: un formato file spesso sottovalutato.

.jpg – Joint Photographic Experts Group è uno standard con perdita di qualità con target primario la fotografia. Una leggere compressione permette di ridurre notevolmente la grandezza delle immagini su disco pur mantenedo una qualità discreta di dettagli.

.jp2 – JPEG 2000, uno nuovo schema di compressione utilizzato principalmente in ambito fotografico. Rispetto al jpg permette di comprimere le immagini introducendo meno artefatti.

.mov – container by Apple, memorizza sequenze di frame in un singolo file. Supporta diversi codec. Generalmente questi tipo di container non sono ben visti dai software di compositing.

.png – formato simile al gif ma supporta trasparenza a pieno ed è un formato senza perdita di qualità.

.psd – formato di exchange proveniente da Adobe Photoshop, molti software supportano una intergrazione diretta mediante plugin aggiuntivi, specialmente i software della suite di Adobe.

.tga – Targa è un formato di Microsoft, usato principalmente nei video. 8 bit e senza perdita di qualità.

.tif – Tiff è il formato più conosicuto e di interscambio tra i diversi software di compositing. Supporta 8 – 16 – 32 bit ed è senza perdita di qualità. Supporta diversi schemi di compressione.

.yuv – un formato specifico dei file video. I software lo convertono in RBG per essere visibile sui monitor.

Nel prossimo articolo vedremo gli elementi base di un compositing.

 

Exr

exr

Exr e importanza.

OpenEXR, o Exr, è un formato immagine floating point sviluppato dalla Industrial Light & Magic ( ILM ) e sta diventando velocemente uno standard nell’industria cinematografica. Sicuramente sarà un formato che almeno una volta nella vita tutti abbiamo avuto modo di incontrare. E’ giunto il momento di vederlo da vicino. Nel prossimo articolo parleremo dei diversi formati immagini ma, l’ exr, è sia unico e sia importante abbastanza da avere questo articolo dedicato. Questo perchè è stato sviluppato con in mente il workflow di un compositore.

Le caratteristiche dell’ exr.

High Dynamic Range – Creato specificatamente per supportare immagini HDR come scansioni di pellicole ed elementi digitali in CGI. Il range dinamico ( dal nero al bianco ) è vastissimo.

Molti canali – Mentre un render classico CGI è composto da 4 canali, l’ Exr è espandibile a un numero illimitato di canali. Lo scopo, infatti, è evitare di renderizzare più pass in file differenti.

Compressione Lossless – Studiato per il cinema, l’exr utilizza una compressione senza perdità di qualità. Lo schema di compressione permette di dimezzare la grandezza di un file con tempi di compressione / decompressione molto veloci.

Short e Full Float – L’exr opera in floating point, supportando il full float a 32 bit e l’half float a 16 bit. L’half float permette di avere abbastanza qualità pur dimezzando il numero di bit. La velocità di calcolo è notevolmente superiore al 32 bit.

L’Exr è stato rilasciato pubblicamente dell’ILM nel 2003 e oggi giorno la maggior parte dei software di compositing lo supportano pienamente. La sua ramificazione è stata cosi ampia da essere integrato nativamente anche in software di motion graphics come Adobe After Effects e di fotografia come Adobe Photoshop.

Nel prossimo articolo vedremo altri formati file.

 

Formati Immagine

Formati e Compressione.

Ogni immagine che riceviamo o forniamo al cliente ha un formato proprio e ci sono tantissimi formati differenti, ognuno ha pro e contro. E’ molto importante lavorare con i formati giusti, l’esportazione di un file non leggibile da un altro software crea problemi nelle successive fasi di lavorazione e la perdita di tempo è sempre legata a perdita di denaro. Un aspetto importante dei diversi formati è la compressione sui pixel che l’algoritmo di compressione applica. Il tutto si traduce in una perdita di qualità, inaccettabile in caso di successive lavorazioni. Un ulteriore aspetto da considerazire è la grandezza dei file. Spesso la scelta di un formato inadeguato può incrementare notevolemnte le dimensioni di un file ( spazio su disco ) creando non pochi problemi nello sharing ( banda, tempi di scaricamento, cpu più veloce per una rapida decompressione, ecc ). L’importante è ricordare che, se non si hanno mezzi molto potenti, è buona norma ottimizzare il workflow per ridurre i tempi di attesa, i quali sono punti morti in una produzione e portano solo a un dispendio di risorse, in altri termini salute e soldi .Nei prossimi articoli parleremo dei formati e soprattutto vedremo i diversi schemi di compressione. Parleremo anche particolarmente del formato exr e del rapporto tra grafiche e immagini fotografiche professionali.

formati

Nel prossimo articolo vedremo la differenza tra immagini fotografiche e grafiche.

 

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Giovanni Di Grezia