Elementi Compositing

Compositing richiede almeno 3 elementi.

Uno script di compositing richiede almeno 3 elementi. Una immagine di primo piano, una immagine di sfondo e una maschera ( matte ). Solo alcuni pixel vengono usati nel compositing finale, è importante infatti comunicare al software quali prendere. E’ l’immagine di matte a svolgere questo lavoro.

compositing

L’importanza del matte in un compositing.

Nell’immagine in alto a destra è possibile vedere l’immagine di matte. Se il software incontra pixel bianchi, sul compositing finale vedremo il 100% di quel pixel dall’immagine di foreground. Se il software incontra un pixel totalmente nero, vedremo invece al 100% il pixel appartentente all’immagine di background. Negli altri range ( dal nero al bianco ), la percentuale di brightness del bianco sarà la percentuale di foreground presente sul compositing, la restante percentuale sarà composta dal background.

L’assenza di matte in un compositing.

La formula matematica che sta dietro al 99% percento del compositing è molto semplice e si può considerare come una funzione di over, vedremo esattamente come funziona molti articoli più avanti e parleremo anche del compositing basato su depth. In ogni caso l’assenza di una matte non dà al software la possibile di sottrare colore dal background e per questo motivo la funzione di over senza una maschera opportuna è equivalente a un add: tutti i pixel si sommano tra loro creando un effetto di transluscenza.

Nel prossimo articolo vedremo il multipass compositing.

 

Formati Immagine

Formati e Compressione.

Ogni immagine che riceviamo o forniamo al cliente ha un formato proprio e ci sono tantissimi formati differenti, ognuno ha pro e contro. E’ molto importante lavorare con i formati giusti, l’esportazione di un file non leggibile da un altro software crea problemi nelle successive fasi di lavorazione e la perdita di tempo è sempre legata a perdita di denaro. Un aspetto importante dei diversi formati è la compressione sui pixel che l’algoritmo di compressione applica. Il tutto si traduce in una perdita di qualità, inaccettabile in caso di successive lavorazioni. Un ulteriore aspetto da considerazire è la grandezza dei file. Spesso la scelta di un formato inadeguato può incrementare notevolemnte le dimensioni di un file ( spazio su disco ) creando non pochi problemi nello sharing ( banda, tempi di scaricamento, cpu più veloce per una rapida decompressione, ecc ). L’importante è ricordare che, se non si hanno mezzi molto potenti, è buona norma ottimizzare il workflow per ridurre i tempi di attesa, i quali sono punti morti in una produzione e portano solo a un dispendio di risorse, in altri termini salute e soldi .Nei prossimi articoli parleremo dei formati e soprattutto vedremo i diversi schemi di compressione. Parleremo anche particolarmente del formato exr e del rapporto tra grafiche e immagini fotografiche professionali.

formati

Nel prossimo articolo vedremo la differenza tra immagini fotografiche e grafiche.

 

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