Holdout Mattes

Un aiuto al keyer.

Abbiamo visto come le garbage mattes aiutano il keyer a creare un background pulito. Una maschera di holdout fa lo stesso lavoro ma sul character principale. L’oggetto di target potrebbe infatti avere alcuni colori che confondono il keyer, il quale li interpreta come colori da bucare, e per questo crea delle zone di semitrasparenza nel mezzo.

Qualcosa di sicuramente non buono. Un altro problema possono essere gli oggetti riflettenti, come anelli, elmi, vetro i quali tendono a riflettere il colore di backing. Con tutti questi probabili problemi, il keyer non riuscirebbe a interpretare correttamente i colori e i risultati non sarebbero sicuramente buoni. La soluzione è quindi creare una maschera che vada ad indicare al keyer che il suo interno è sicuramente solido e quindi appartenente al character.

holdout mattes

Le maschere di holdout sono molto comode nei casi di troppe riflessioni o illuminazione e posizionamento del target in modo errato. Viene spesso utilizzata in sieme alle garbage mattes per isolare e correggere quei pixel dove il keyer ha problemi.

Nel prossimo articolo vedremo il degrain.

 

Correzione Colore Keyer

Tutto nel Keyer.

Come visto negli articoli precedenti, la color correction deve essere effettuata all’interno del keyer prima della premoltiplica e subito dopo la fase di despill per evitare di correggere pixel inquinati dai bounce del background.

Uno dei keyer più conosciuti e usati a livello mondiale è il Keylight. Questo tool offre diversi algoritmi di correzione colore; le operazioni messe a disposizione sono la moltiplica del foreground, una correzione gamma ( logaritmica ) e saturazione. Questi controlli forniscono una rapido controllo sull’immagine permettendo all’utente di usare un singolo nodo per creare tutti i processi necessari all’estrazione della maschera.

correzione colore

Limitazione e Alternative.

I tool di color correction sono in ogni caso limitati e quindi l’applicazione di un filtro può mettere in ginocchio l’intero processo. Per fortuna che questi tool di keying forniscono diversi tipo di output. Il Keylight in output ci fornisce anche i pixel senza premoltiplica e la matte trovata. Applicando ulteriori filtri ( blur, ecc ) possiamo scalare e normalizzare i nostri pixel e a valle applicare la nostra premoltiplica. Il keylight può essere applicato più volte in cascata isolando le diverse parti dell’immagine.

 

Bluescreen Compositing

Bluescreen ed Errori.

Quando un personaggio è filmato per essere compositato in un secondo momento, viene posto di fronte ad un bluescreen. Uno sfondo uniforme permette al software di bucare facilmente il plate ottenendo la maschera voluta del solo character. Il keying è un’arte molto difficile e un punto molto importante per un corretto composting. Un matte sbagliato determina il fallimento di tutti gli stage successivi e spesso, nel mondo reale, si cerca di estrarre maschere da bluescreen sempre più errati.

Il bluescreen è un nome dato per convenzione; il colore di bake può variare, può essere verde, rosso, l’importante è che sia un colore uniforme. In generale quando si parla di bluescreen si fa riferimento al keying in generale e non specificatamente al blu come colore di sfondo. Estrarre il matte è davvero una tecnica molto difficile, questo perchè stiamo cercando di estrarre una maschera da una scena reale e non da una immagine in cgi matematicamente perfetta. I problemi su un bluescreen possono essere diversi: sotto-esposizione, fuori fuoco, grana eccessiva, luce errata e colore di baking errato. Il compositor dovrà comunque estrarre una maschera corretta e fixare tutti i problemi.

bluescreen

Il keyer.

Il tool che si occupa di bucare un plate è il keyer. Questo tool comprende una serie di complessi algoritmi i quali si occupano di eliminare il colore di background isolando il foreground mediante una maschera. Il keyer esegue anche altri lavori come il despill ( eliminazine del colore di backgorund sul foreground ) e la color correction ( fondamentale prima della premoltiplica ). Il keyer comprende tanti attributi che il compositor dovrà conoscere per ottenere una maschera perfetta nel minor tempo possibile. Ci sono casi in cui il keyer è inefficace singolarmente e viene applicato in cascata dopo altri keyer risolvendo solo parti specifiche dell’immagine. In altri casi ancora, è così difficile estrarre una matte con un keyer che si ricorre un rotoscoping manuale.

Nel prossimo articolo vedremo il pulling del matte.

 

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Giovanni Di Grezia