Sottrazione maschera

Concetto.

La sottrazione di maschera è una di quelle cose magiche che solo un computer può fare. Il concetto è sottrarre un personaggio o qualsiasi altro oggetto in movimento da un background. Con questa tecnica prima si riprende un plate pulito e successivamente il character in movimento. Ovviamente questa tecnica vale nel caso in cui il background non vari. Se la camera è ferma e il background statico, allora siamo di fronte a una situazione ottimale; nel caso in cui invece la camera sia in movimento, è opportuno utilizzare il motion control.

substract mask

Problemi.

Il concetto è abbastanza semplice ma nel mondo reale le cose non sono mai cosi. Da una sottrazione illustrata precedentemente, si può immaginare un output con matte perfettamente bianco. Chiaramente le cose non sono cosi. Il nostro matte non è solido ovunque, vediamo quindi di analizzare il problema. Inizialmente c’è da considerare che i due video hanno delle differenze anche se millimetriche sui colori dei pixel, in più qualsiasi fattore di terze parti può influenzare la scena ( variazione di illuminosità, vento, grana del sensore ). A questi problemi si aggiunge anche il colore del foreground che può essere molto simile a quello del background e quindi disturbare in maniera evidente il risultato finale. Ci accorgiamo quindi che è utile usare colori complementari tra foregound e background ma spesso non siamo in condizioni di poter scegliere.

Dal risultato ottenuto dalla sottrazione, un raw matte, andiamo ad ottimizzare il matte con livelli, curve, contrasti, ecc affinchè il matte sia approssimativamente esatto. Chiaramente è difficile ottenere un risultato buono ma in casi particolari questa tecnica può funzionare molto bene.

 

Key, Matte, Alpha, Mask

Caratteristiche in comune.

Prima di approfondire l’utilizzo delle maschere nel compositing, è importante capire le diverse nomenclature. Spesso nei diversi software troviamo nomi che si riferiscono alle stesse cose. Il motivo di questa situazione è il lavoro contemporaneo svolto da diverse aziende del settore, ognuna della quali attribuisce un nome al proprio prodotto. In genere, le key, matte, alpha, mask sono la stessa cosa e si identificano in un canale monocromatico che informa il software di quali pixel tenere in considerazione e quali no. Vediamo di ricostruire le differenze tra le diverse nomenclature.

mask

  • Il key è spesso utilizzato al posto di matte, si riferisce ai pixel di foreground o background durante un greenscreen o bluescreen compositing. Il nome deriva dall’utilizzo dei primi strumenti di chroma-key e luma-key.
  • Matte è un termine che si alterna con key, in realtà sono esattamente la stessa cosa ma da un punto di vista etimologico è legato alla post produzione in-camera.
  • Alpha è un termine che indica i pixel di foreground di una immagine digitale. Il nome deriva principalmente dall’out delle immagini cgi in cui il matte viene memorizzato nel canale alpha del container.
  • Mask è un termine generico e spesso viene utilizzato come isolatore di funzioni. Ad esempio una color correction o una funzione di blu vengono limitate da una selezione, spesso fatta a mano.
 

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